Oggi trattiamo un tema fondamentale per tutte le piccole e medie imprese italiane: finanziare il ciclo delle vendite e degli acquisti.
Se hai già avuto modo di leggere uno dei miei articoli sai perfettamente che la parola d’ordine che caratterizza il mio metodo è: PREVISIONE.
Non volendo dare nulla per scontato ora ti spiego perché hai bisogno di finanziare il ciclo delle vendite e degli acquisti.
Normalmente l’azienda deve acquistare dai fornitori le materie prime necessarie per la realizzazione dei prodotti, poi deve trasformare gli acquisti in prodotti da vendere, deve consegnarli al cliente finale ed infine deve attendere il pagamento da parte di quest’ultimo.
In altre parole il ciclo degli acquisti e delle vendite necessita di un capitale necessario per consentire all’azienda di far fronte alla differenza temporale fra l’esborso di denaro per pagare i fornitori e dipendenti e l’introito dai clienti per le vendite effettuate.
Cerchiamo quindi di approfondire i diversi modi disponibili per finanziare il ciclo delle vendite e degli acquisti o per dirla con un termine molto utilizzato nel gergo finanziario per sostenere il circolante aziendale.
1) L’anticipo delle fatture accompagnate dalle ricevute bancarie (Ri Ba)
L’anticipazione finanziaria delle fatture accompagnate dalle ricevute bancarie è la forma tecnica di gran lunga più utilizzata dalle aziende per ottenere liquidità velocemente.
È una forma particolarmente gradita alle banche perché è considerato un rischio di minore entità, in quanto fronteggiato dai futuri incassi della fattura emessa.
Le banche definiscono questo rischio “autoliquidante” e normalmente si garantiscono un margine di sicurezza anticipando l’80% dell’importo della fattura compresa IVA.
In genere viene applicata la condizione salvo buon fine (sbf) che significa che in caso di mancato pagamento alla scadenza da parte del cliente finale sarà l’azienda che ha presentato la ricevuta a restituire direttamente l’anticipo ricevuto.
Per i neofiti: la ricevuta bancaria o RiBa è un supporto per gli incassi con cui l’azienda dichiara di aver diritto a ricevere dal cliente (debitore) una somma di denaro .
Si tratta di una forma gradita alle banche grazie al sistema di gestione elettronica interbancaria, che notifica automaticamente il pagamento o il mancato pagamento della RiBa in tempi rapidi, un sistema che non si applica alle normali fatture.
Una breve considerazione:
- In una situazione “normale” questo strumento è conveniente sia per le banche sia per le aziende ;
- Nella situazione attuale, che vede un tasso elevato di pagamenti effettuato con ritardo, il mancato rispetto delle scadenze può rivelarsi pericoloso e costoso .
Perché gli anticipi sulle RiBa possono essere costosi e pericolosi?
Costosi perché la segnalazione di una RiBa impagata e la sua eventuale ripresentazione vengono addebitate al creditore (cioè l’azienda che presenta).
Pericolosi perché proprio la percentuale di RiBa insolute è uno dei fattori negativi che concorrono al peggioramento del rating anche se NON è colpa dell’azienda il mancato pagamento da parte del debitore.
Una delle strategie da adottare per fronteggiare questo rischio e di aprire presso una delle banche con cui stiamo operando un conto al dopo incasso suddividendo le fatture in due categorie: quelle che con grande probabilità saranno onorate dal cliente alla scadenza e quelle che invece in genere registrano qualche ritardo.
Presentando queste ultime al dopo incasso non aumentiamo la percentuale di insoluti e quindi non rischiamo di peggiorare il nostro rating.
2) L’anticipo delle fatture non accompagnate da Ri Ba
In molti casi il cliente preferisce non far emettere una fattura accompagnata da una Ri.Ba. Il motivo è molto semplice: chiedendo di poter pagare con un bonifico bancario il cliente si riserva la possibilità di pagare con qualche giorno di ritardo senza che questo venga segnalato in Centrale Rischi.
Si tratta di una richiesta molto comune da gestire con attenzione a seconda del rating interno assegnato al cliente finale. Appurato quindi il motivo per cui il cliente richiede l’emissione della fattura senza Riba dobbiamo distinguere fra fatture di importo elevato e cioè superiori a 5.000 euro e quelle di importo inferiore. Per le fatture di importo rilevante la procedura da utilizzare per l’anticipo è identica a quella del paragrafo precedente. L’unica accortezza è quella di richiedere alla banca di non notificare la cessione della fattura al nostro cliente ameno di accordi specifici in questo senso.
In genere il costo di questo tipo di anticipi è superiore a quello precedente anche se la linea da utilizzare è spesso promiscua. In altre parole la linea di credito messa a disposizione dalla banca è utilizzabile sia per l’uno che per l’altro tipo di anticipi in un conto unico che però applica condizioni diverse a seconda del tipo di anticipi.
Facciamo un esempio pratico e supponiamo cioè che la banca ci abbia messo a disposizione una linea di anticipi promiscua di 100.000 euro. I tassi previsti ipotizziamo siano dell’1% per anticipi RiBa e dell’1,5% per gli anticipi fatture.
Il calcolatore della banca applicherà le diverse condizioni concordate a seconda che noi utilizziamo la linea per l’una o per l’altra tipologia di anticipo. Naturalmente potremo utilizzare la linea di credito o esclusivamente per anticipi riba o esclusivamente per anticipi faurre o infine in modo promiscuo a seconda delle nostre esigenze.
3) L’anticipo delle fatture polverizzate o anticipo flussi
Si tratta della forma di anticipi da utilizzare quando l’azienda ha molte fatture di piccolo importo che la clientela paga a scadenza variabile.
In questo caso si concorda con la banca una linea di credito dedicata e la si utilizza presentando una lista di fatture da incassare. La banca in genere anticipa l’80% della somma delle fatture presentate e la durata dell’anticipo è dettata dalle diverse scadenze delle fatture presentate.
L’anticipo viene rimborsato facendo affluire sulla linea di anticipo gli incassi che man mano si acquisiscono sulle fatture presentate.
Alla fine è consentito un piccolo giroconto finale per la chiusura della partita.
Si tratta di una linea di credito che in genere le banche fanno fatica a concedere in quanto il rischio è massimo e cioè assimilabile al fido di cassa.
Anche i costi da affrontare per questa linea di credito sono maggiori però in molti casi questa soluzione è apprezzata dalle aziende in quanto consente di anticipare quella parte di fatturato che altrimenti dovrebbe essere fronteggiata con altri strumenti finanziari.
Conclusione
In conclusione posso dirti che per finanziare il ciclo delle vendite e degli acquisti velocemente puoi:
- Ricorrere agli anticipi RIBA che sono la forma tecnica più economica e più tranquilla per te e per la banca ma che richiede una selezione della clientela considerata buona pagatrice rispetto agli altri clienti;
- Anticipare le fatture ponendo attenzione alla notifica da parte della banca alla clientela ceduta;
- Anticipare le fatture anche in forma cumulativa (anticipo flussi) quando si hanno fatture di piccolo importo la cui scadenza non è sempre rispettata;
Ci sono molti altri modi per far fronte alle esigenze del circolante. Ma di questi altri modi parleremo in un prossimo articolo